Hanno una storia straordinaria: dall'Antica Roma al
jet set hollywoodiano grazie a un dettaglio notato in
un mosaico.
I nostri sandali
A Capri l’Imperatore Tiberio, il secondo dell’Impero Romano, fece costruire dodici ville per poter scegliere quella in cui vivere si avvicinasse il più possibile a un atto di gioia e leggerezza. È a Villa Jovis che trascorreva il suo tempo, circondato da uomini di studio, giuristi, letterati e astrologi. Si trasferi nell’isola campana nel 27 d. C., per restarci (quasi) fino alla fine dei suoi giorni, nel 37 d.C – mori a Miseno, una frazione di Bacoli. Leggenda vuole che, quando approdò sull’isola, ai piedi aveva un paio di sandali dalla suola rigida e da quel momento tutti gli abitanti iniziarono ad usarli per muoversi con comodità tra i ciottoli delle stradine.
Quasi duemila anni dopo, li abbiamo visti su Brigitte Bardot ne Il Disprezzo di Jean-Luc Godard – sul set si divertiva a girare su una giostra con indosso una gonna a ruota a quadrettini, una t-shirt blu, un cappello bianco e dei sandali capresi dorati – ma anche su Sophia Loren, portati con un borsa di vimini, e su Ingrid Bergman, per le strade di Roma con un tubino nero o a Capri con sua figlia Pia Lindstrom. Ma come sono tornati a essere una costante del esterica mediterranea?